Chi mangia deve rendersi conto che l’atto di mangiare non può che aver luogo nel mondo, che è inevitabilmente un atto agricolo, e che il modo in cui mangiamo determina in misura rilevante l’utilizzo che facciamo del mondo.
W. Berry, Mangiare è un atto agricolo
LA NOSTRA STORIA
2014
Dall’idea alla terra
Rita Gros, Emanuele Panza, Roberto Ronco e Federico Chierico danno vita a Paysage à Manger, meno di mezzo ettaro a Fontainemore e un’idea semplicissima: coltivare patate, il pane della gente di montagna. Farlo, però, in maniera diversa e innovativa, ovvero ricercando varietà antiche e rare, sementi tramandate dalle genti delle Alpi. Obiettivo? Dare valore e dignità a uno dei prodotti agricoli più umili della nostra cucina.
2015
Nuovi appezzamenti
Paysage à Manger riceve un dono prezioso, 4 mila metri quadrati a Gressoney-Saint-Jean. Ci rimbocchiamo le maniche e proviamo ad ingrandire la produzione di patate ed il numero di varietà coltivate; un anno importante che ci ha fatto innamorare di questo lavoro e del patrimonio che iniziavamo a valorizzare.
2016
ResStartAlp
Federico Rial entra a far parte di Paysage à Manger. Affianca Federico Chierico nella parte agricola e amministrativa. Insieme iniziamo la progettazione di un grande orto di prossimità, con varietà antiche, un luogo dove ricominciare a produrre quello che la comunità consuma. Veniamo selezionati e premiati da ReStartAlp, campus per l’avvio e il finanziamento di innovative idee di impresa e start-up sulle Alpi, come uno dei migliori progetti dell’anno.
2017
Le Walser Kartoffeln e l’orto esperienziale
Aumenta la produzione di patate e si consolida una proficua collaborazione con ProSpecieRara, fondazione svizzera che da 40 anni rappresenta un punto di riferimento nella ricerca e nella tutela di varietà e razze antiche alpine. Incrementiamo il numero di varietà di patate coltivate e nasce il progetto Walser Kartoffeln, patate tradizionalmente coltivate nelle comunità Walser. L’orto di Gressoney-Saint-Jean entra in produzione: 120 tipi di ortaggi e piccoli frutti in 4 mila metri quadrati di terra dove i clienti sono invitati a raccogliere direttamente gli ortaggi che vogliono acquistare.
