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Paysage à Manger si riferisce alla particolarità che ci contraddistingue: la possibilità di gustare prodotti sani e scoprirne la storia attraverso il territorio a cui sono legati da secoli di intrecci umani e culturali.

CHI SIAMO

DALLA MONTAGNA ALLA TERRA, DALLA TERRA ALL’AGRICOLTURA. DALL’AGRICOLTURA AL LAVORO DELL’UOMO, DAL LAVORO DELL’UOMO ALLA COMUNITÀ.


Abbiamo dato vita a Paysage à Manger per creare un progetto di "cultura edibile", un innovativo e radicale esperimento in alta quota in cui colture e culture tentano di recuperare il loro inestricabile e millenario legame, di cui la produzione agricola è apice e punto di equilibrio. Paysage à Manger è la Valle del Lys che diventa cibo e che si fa cura, rispetto e valorizzazione del grande patrimonio culturale e culinario lasciatoci in eredità dalle comunità rurali che per secoli hanno abitato questi territoti.

RICERCA DI VARIETÀ ANTICHE E TRADIZIONALI. RECUPERO DI TERRENI IN ALTA QUOTA. LAVORAZIONI MANUALI, NEL PIENO RISPETTO DELL'AMBIENTE NATURALE E UMANO IN CUI IL GESTO AGRICOLO SI MANIFESTA.


Paysage à Manger è passione e ricerca per la coltura in alta quota, con l’obbiettivo di rimettere al centro della produzione il legame fra la qualità dei prodotti agricoli, gli antichi saperi contadini e la salvaguardia del paesaggio.

AGRICOLTURA
IN ALTA QUOTA




In montagna, coltivare la terra significa più che sopravvivere: è un gesto collegato all’ordine del mondo, al primigenio equilibrio tra natura e cultura.

L’uomo ha meravigliosamente modellato il paesaggio alpino nel corso dei secoli disboscando, dissodando i terreni, erigendo muretti a secco e terrazzamenti, tracciando le mulattiere, vangando i canali, progettando la costruzione di case, alpeggi, fienili e granai. 

Lo ha fatto per poter sopravvivere e poi vivere in un territorio severo, in cui ogni giorno è una sfida al coraggio, alla caparbietà e all’ingegno. L’agricoltura di alta quota ha sempre rappresentato una delle massime espressioni di questo incontro e scontro con il paesaggio montano, una vocazione “eroica” che ha forgiato il carattere e le caratteristiche dell’uomo alpino e delle comunità di cui faceva parte. 

Dissodamento dei terreni, scelta delle varietà in grado di resistere a condizioni estreme, modellazione del paesaggio per ricavarne aree coltivabili, costante presenza in campo, tecniche manuali per piccole o piccolissime produzioni. 

Attraverso Paysage à Manger, nella Valle del Lys, oggi riscopriamo la qualità dei prodotti agricoli d’alta quota valorizzandone la dimensione locale e comunitaria, espressione unica della dialettica uomo-natura che, prima ancora di essere una dimensione produttiva, è una scelta a vivere e far sopravvivere la montagna, il luogo che abbiamo eletto a nostra “casa”

COLTIVIAMO LE TERRE
DEI WALSER


DELLE 54 PATATE ATTUALMENTE IN PRODUZIONE, PAYSAGE À MANGER COLTIVA 6 VARIETÀ TRADIZIONALI DELLE COLONIE WALSER: LE WALSER KARTOFFELN, PATATE AUTOCTONE DELLE COMUNITÀ WALSER TRASMESSE ATTRAVERSO LE GENERAZIONI E FATICOSAMENTE RECUPERATE GRAZIE ALLA COLLABORAZIONE CON PROSPECIERARA E A COLTIVATORI "CUSTODI".


Chi erano i Walser e quale è stato il loro contributo all'agricoltura di montagna?

Una storia per alcuni aspetti e in alcuni momenti “epica” fu quella dei Walser: ma la loro epopea è quella propria di un popolo di coloni che, in più ondate migratorie, intrapresero per primi l’avventura della civilizzazione dell’alta montagna in Europa; è un’epoca silenziosa, senza alcun fasto guerresco, senza alcuna gloria monumentale se non quella dei fienili, degli alpeggi, dei prati da pascolo, dei campi coltivati, dei canali irrigui, dei mulini, dei forni per il pane, delle stalle, delle case, delle chiese e di tutte le costruzioni necessarie per abitare là dove nessuno non aveva mai abitato: in alta montagna. I Walser hanno scelto di vivere là dove l’inverno è lungo, la primavera improvvisa e breve, l’estate sfolgorante, fragorosa, fervente come un’officina naturale, fin che l’autunno senza frutto scolora e precipita di nuovo nella prima neve; là dove tutto è difficile ed incerto, finanche il camminare

Enrico Rizzi, Storia dei Walser dell’ovest

COLTIVIAMO RADICI




Le spose nelle comunità alpine portavano in corredo le sementi che avrebbero dato vita all’orto della nuova famiglia. Coltivare significava ricevere il seme delle passate generazioni a fondamento di quelle future.

Il termine radice ha una doppia valenza.
In quanto "apparato radicale", rappresenta il nucleo vegetativo di una pianta, la sua capacità di ancorarsi al terreno e da esso trarre il nutrimento per il suo sviluppo. Inteso come "origine", la radice è la scaturigine della nostra identità, il fulcro attorno al quale si conosce il proprio passato per affrontare la sfida del futuro.

PAYSAGE À MANGER COLTIVA RADICI

Patate e varietà orticole antiche frutto di una lunga ricerca e sperimentazione, che oggi vogliono esprimersi e radicarsi in un paesaggio ben definito, quello della montagna valdostana e della comunità Walser, riscoprendo, in parallelo, il gusto di sapori perduti e la meraviglia di saperi abbandonati, tecniche e sapienze che sono diventate espressione spirituale e culturale delle genti montane.

Azienda con marchio di qualità:

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